News

         Psr Campania 2014/2020 Misura 16 Tipologia 16.1 

Progetto DEMETRA

Development of a tool to Evaluate the quantity of the cultivated product with satellite Monitoring of Earth for the TRAceability of the supply chain with blockchain tecnology

 

In vista del nuovo Piano di sviluppo rurale Campania 2023-2017 sarà necessario portare le aziende agricole al centro della scena dell'innovazione che le riguarda direttamente, per l'ottimizzazione dei costi, l'incremento della produttività e l'abbattimento delle esternalità ambientali negative. È l'esigenza emersa nel corso dell'Osservatorio...

La coltivazione del nocciolo

La produzione campana oggetto della sperimentazione di tecnologia innovative

Il nocciolo (Corylus avellana - Linneo, 1753), famiglia Betullacee è un albero da frutto latifoglie che porta sin nel nome riconosciutogli dalla sistematica la sua nota diffusione in Campania in agro di Avella, donde il genitivo che ne identifica la specie rispetto al genere Corylus. Nei noccioli coltivati prevale il portamento ad albero, con altezza dai 2 ai 4 metri, e presenta foglie cuoriformi a margine dentato, caduche e con crescita rapida.

E' una specie monoica, le infiorescenze sono unisessuali. I fiori maschili sono amenti penduli che si formano sin dall'autunno, mentre i femminili si presentano come gemme di piccole dimensioni. L'impollinazione avviene in inverno, mercè l'azione dei venti e senza alcuna partecipazione di insetti pronubi. Ogni singola cultivar di nocciolo è autosterile, pertanto ha bisogno di essere impollinata da un'altra cultivar. Motivo per il quale gli impianti devono contemplare più varietà ed essere favorevolmente esposti a venti dominanti di diverso direzionamento.

I sesti d'impianto generalmente vanno da 5 x 5 fino a 6 x 6 e la scelta dipende essenzialmente dalla fertilità dei suoli, dalla forma di allevamento scelta, dalla possibilità di portare irrigazione agli impianti, dall'eventuale utilizzo di macchine agricole all'interno lungo le fila.

Il frutto del nocciolo è la nocciola, che si presenta avvolto da brattee da cui si libera a maturazione avvenuta cadendo in terra.

In Campania le varietà prevalenti sono: Tonda di Teano, Tonda di Giffoni e le varietà lunghe Mortarella e San Giovanni e Camponica.

Ampio l'utilizzo commerciale della nocciola: può essere consumata cruda o infornata, una volta sgusciata può essere ridotta in granella per un utilizzo industriale cui sono vocate le cultivar lunghe, mentre le tonde finiscono sovente in preparazioni dolciarie più sofisticate. Dalla nocciola è inoltre possibile estrarre olio di prevalente uso industriale.

Pertanto, la natura stessa di questo frutto determina che la domanda del mercato viene espressa da commercianti ed intermediari vicini al mondo dell'industria di trasformazione agroalimentare e dolciaria.

Azienda Agricola fratelli De Carlo

L'azienda che sperimenterà l'agricoltura di precisione 

Il progetto Demetra ha come partner primario l'azienda agricola fratelli De Carlo di Teano (Caserta). Localizzata non lontano dalla Statale Casilina, l'azienda ha una superficie agraria utile di circa 30 ettari, 25 dei quali con impianti di nocciolo. Qui vengono avviate le sperimentazioni di tecniche di agricoltura di precisione volte ad offrire all'imprenditore agricolo nuove leve competitive.

Azienda prevalentemente corilifera, la De Carlo era impegnata fino a qualche anno fa per lo più nella frutta fresca estiva. Poi la conversione alla nocciola, dettata dalla forte domanda già presente sul territorio, naturalmente vocato per questa coltivazione arborea.

Le cultivar utilizzate sono la Mortarella (per 18 ettari) la San Giovanni e la tonda locale, la Tonda di Teano: è questo il trittico utilizzato per consentire l'impollinazione e vincere l'autosterilità delle singole cultivar. L'azienda esprime negli impianti di 5 - 6 anni di età una produttività che oscilla tra i 20 ed i 30 quintali per ettaro anno. Ad incidere notevolmente sulla produttività di questi impianti sono l'alternanza e le condizioni meteoclimatiche.

L'azienda fratelli De Carlo osserva il disciplinare di lotta integrata consigliato da Regione Campania e attua l'irrigazione solo in caso di soccorso.

Sul piano commerciale è un'azienda tipica: vende verso commercianti legati al mondo della trasformazione agroalimentare e dolciaria. Pertanto ha necessità di implementare politiche che ne rafforzino la competitività in un contesto sostanzialmente non facile.

Il mercato delle Nocciole

Prezzi italiani ed internazionali aggiornati al 15 febbraio 2021

Nocciole, un mercato dominato dai maggiori produttori mondiali.

Il mercato delle nocciole in Italia è molto difficile, perché dominato dai prezzi internazionali di questo frutto in guscio, e come dimostrano i più recenti valori medi per piazza di febbraio 2021 neanche le politiche più spinte di tipizzazione e aggregazione bastano a salvare il prodotto da un deciso deprezzamento. A Cuneo la pregiatissima Tonda gentile trilobata spunta in media 2,80 al chilogrammo, mentre a Salerno la Tonda di Giffoni si ferma a 2,65 euro al kg_ ed è in aumento del 6% sulla settimana precedente. Prezzi assolutamente insoddisfacenti, specie quando dietro ci sono i costi e la fatica per mantenere sui territori forme di aggregazione volte alla valorizzazione del prodotto.

Prezzi delle Nocciole intere all'origine in Italia - Ismea - videata del 15 febbraio 2021

 

Se queste sono le quotazioni più recenti In Italia sulle piazze più importanti - Avellino, Napoli e Salerno le tre campane, il prezzo medio delle nocciole italiane è fortemente diminuito da giugno 2020 in poi.

Il grafico di Ismea (sopra a sinistra) illustra chiaramente una caduta verticale dei prezzi nel periodo preraccolta, con un 3,1 euro/Kg non più toccato da giugno 2020 e con una frenata nella discesa tra agosto e settembre. Infine ancora una pallida stabilità coi valori a tappeto tra dicembre 2002 e gennaio 2021, prezzo medio circa 2,48 euro al kg, che significano una perdita secca del 22% su gennaio 2020, quando i valori medi della nocciola in Italia erano su 3,15 euro al Kg, ma ben maggiori se si pensa che solo a maggio si era raggiunto un prezzo medio mensile in Italia per il prodotto italiano di 3,23 euro al chilogrammo. In parte tale andamento è spiegato dall'annata di carica del prodotto, che seguiva un raccolto 2019 disastroso, a causa dell'andamento meteo sconveniente della primavera estate dell'altro anno. Parallelamente si osserva sul mercato internazionale un analogo movimento dei prezzi.

Andamento 2019 - 2020 delle Nocciole Tombul, prezzi in euro (Ismea)

In grigio le quotazioni della varietà turca Tombul nel corso del 2020, che si porta a fine anno a circa 2,82 euro al Kg. La cosa curiosa è che i prezzi della Turchia riescono a fine 2020 ad essere addirittura superiori a quelli italiani. La maggiore qualità del prodotto italiano non basta - oggi - neppure ad ottenere gli stessi prezzi delle nocciole turche. E' necessario non solo investigare meglio sulle cause che influenzano le decisioni di spesa, ma anche individuare un fattore aggregante e qualificante dell'offerta ancora più forte di quelli sino ad oggi utilizzati - Op e Ig su tutte - in modo da poter invertire la tendenza, in quello che ancora oggi è il secondo produttore mondiale di nocciole - l'Italia, con 27.948 aziende ad indirizzo corilifero (Ismea, 2018), ed una produzione attestata nel 2018 a 132.699 tonnellate (Fao 2020, riferita a produzione 2018).

Da questo punto di vista, la capacità delle tecniche di agricoltura di precisone è ancora in parte da sperimentare, in modo da accompagnare il corilicoltore dal campo al mercato, e con strumenti per tracciare il frutto dal campo alla tavola. 

"Il Nocciolo, Impianto e Gestione delle Coltivazioni da Frutto"

E' il titolo del volume di Moreno Moraldi, pubblicato da Regione Umbria, e scaricabile gratuitamente dal sito web dell'Accademia dei Georgofili

"Il Nocciolo - Impianto e gestione delle coltivazioni da frutto" di Moreno Moraldi

Sintesi dell'opera (da sito web Accademia dei Georgofili)

L'opera si propone di diffondere, verso quanti si apprestano a intraprendere la coltivazione del nocciolo, le conoscenze maturate dall'autore nel settore della frutta secca. Il libro, nella prima parte, si concentra sugli aspetti vivaistici legati a tale pianta, argomento raramente trattato in maniera approfondita dalle pubblicazioni dedicate alla corilicoltura, cercando di aiutare gli agricoltori nelle scelte, non sempre facili, del materiale vivaistico adatto all'impianto. Vengono presi in esame i diversi metodi di propagazione agamica mettendo in risalto il più elevato rischio connesso all'utilizzo di noccioli moltiplicati con i metodi tradizionali, rispetto ai vantaggi che si possono conseguire utilizzando piante micropropagate o innestate, pur dovendo far fronte inizialmente a maggiori costi d'acquisto.
Il secondo capitolo è dedicato alla piantagione del noccioleto prendendo in esame, prima di tutto, sia le condizioni climatiche che quelle pedologiche del sito d'impianto. Infatti, la decisione sulla convenienza economica nell'intraprendere la coltivazione del nocciolo, non può mai prescindere sia dalle condizioni edafiche, sia dall'analisi dei rischi ambientali valutati su base storica. Il capitolo contiene inoltre un approfondimento sulla preparazione del terreno, sulla densità e sui sesti d'impianto più adatti alle caratteristiche e potenzialità delle varie tipologie di azienda agricola. Si chiude con riferimenti pratici circa il picchettamento delle file e la predisposizione dell'indispensabile impianto d'irrigazione.
L'ultimo capitolo tratta la gestione del noccioleto, dai primi anni di vita fino all'età adulta. Vengono approfondite le forme di allevamento più adatte, con particolare riguardo a quelle che facilitano l'operatività dei mezzi meccanici. Non mancano riferimenti a macchine e attrezzature che possono aiutare l'agricoltore nel contenere i costi della potatura suggerendo anche la sequenza degli interventi in campo. Quest'ultima parte della pubblicazione affronta inoltre le diverse tecniche di gestione del suolo consigliando, ove possibile, l'inerbimento su tutta la superficie del noccioleto, al fine di ridurre il consumo idrico, aumentare il contenuto di sostanza organica e contenere i danni da compattamento del terreno causati dai mezzi meccanici.
Prima della conclusione vengono infine dettagliati i rischi connessi alla presenza degli insetti e dei patogeni tipici della coltura del nocciolo, nonché indicate le più recenti tecniche per la raccolta dei frutti con macchine agevolatrici. Il capitolo si chiude con alcuni riferimenti ai metodi per la conservazione delle nocciole prima di essere destinate al consumatore finale oppure all'industria di trasformazione. Sotto il bottone per scaricare il volume gratuitamente.

http: www.georgofili.info="" contenuti="" un-volume-sul-nocciolo-scaricabile-gratuitamente="" 15516#.yfxfwbztz4I

Per la Qualità delle Nocciole la Selezionatrice Ottica può fare la Differenza


 Si chiama "3U Vision Fenix" ed è una delle più innovative ed efficienti selezionatrici ottiche presenti sul mercato. E' possibile utilizzarla per la cernita delle nocciole in post raccolta ben conoscendone le precise caratteristiche di funzionamento, che sono illustrate nella scheda allegata.

© 2020 Progetto Demetra. Viale Carlo di Borbone, 8, 81100 Caserta
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia